..e se tutti

facessero il proprio mestiere, ci sarebbero senza dubbio meno cretini in giro.

Si, oggi sono incavolato con il mondo intero ed ho capito perché si dice che i musicisti falliti alla fine fanno i critici; perché probabilmente non sono falliti, ma sono stati oscurati da altri falliti che di mestiere fanno i pr, promoter, produttori, editori, manager, improbabili gestori di locali e che invece dovrebbero fare quello per cui sono nati: i falliti.

Mi fa sorridere quello che si è scatenato contro il sindaco di questa città (Salerno) quando ha detto che non si poteva fare musica dal vivo nei locali al centro storico. Mi fa sorridere perché è assurdo scagliarsi ora contro una Amministrazione che vi ha dato 14 fottutissimi anni per mettervi in regola per fare le insonorizzazioni, i permessi per suonare e voi avete continuato in maniera indiscriminata a “strafregarvene” altamente consegnando ad improvvisati ed improbabili “promoter” la direzione artistica dei vostri locali. Questi improbabili signori poi si sono riempiti la bocca della parola di cui si abusa di più in questi anni “musica indie”.
La musica “indie”. Mio Dio non fatemi ridere. Questi non sanno nemmeno cosa vuol dire musica… e ci mettono pure un aggettivo vicino..
“Sai a me piace il periodo blu di Picasso”… ma se non sai chi è Picasso.. perchè parli del suo periodo blu.

Ecco questo è lo sfogo che meriterebbe senza dubbio la situazione di questa città.. ma noi cerchiamo di essere superiori a questo e diciamo semplicemente che ben vengano quelli che riconoscono il lavoro dei musicisti come un lavoro serio, valido, ed utile.
Basta con quelli che ti chiedono “te che fai?” e tu: “suono la chitarra!” e di risposta:”..si ma di mestiere che fai?”…

Ora per tutti quelli che come me odiano gli schemi… ecco a voi il terzo episodio del reading musicato di Pio Giottini ed il suo fantastico “I racconti dell’ombrellino rosso” con musiche mie e dei miei colleghi della band “Max Maffia & The Empty Daybox” il giorno giovedì 9 Giugno 2011 all’Ave Gratia Plena di Salerno in via canali ore 21.00.

Si un reading.. che non per forza è una cosa “intellettuale”.. è un reading. Spegnete quella cavolo di televisione e venite a leggere un libro con noi.

Max

PS: promoter… ma non sapete nemmeno cosa vuol dire.. come pretendete di farlo… ;)

Musica! Finalmente Live!

EVENTI LIVESabato 16 Aprile 2011 ore 18.00 presso Disclan, c.so Vittorio Emanuele a Salerno
Showcase acustico (anteprima) del disco “10” dei “The Peanuts”.

Lorenzo Maffia – Pianoforte
Johnny Sessa – Voce
Max Maffia – Chitarra

 

per dettagli ed aggiornamenti su “The Peanuts”
http://thepeanutsband.wordpress.com

Il primo dicembre del 2010 abbiamo rilasciato un singolo in anteprima (cover di Silver Moon di David Sylvian) che potete ascoltare
su youtube seguendo questo link http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=7wbF7gVzrLM&gl=IT

Sabato 30 Aprile ore 18.00 presso Caffè Verdi (di fronte Teatro Verdi) a Salerno
Reading di Pio Giottini “I racconti dell’ombrellino rosso”

Commento musicale:
Max Maffia & the Empty Daybox
Valerio Valiante – chitarra
Daniela Lunelli – violoncello
Max Maffia – chitarra
Novità discografiche. 

“Anywhere, in the world!” – Max Maffia
E’ disponibile per il download sui principali digital stores della rete il mio CD: “Anywhere, in the world!” composto nel 2005.

copertina Anywhere, in the world! 

Il Cd “Anywhere, in the world!” fu realizzato nel 2005 allo studio Lag di Sergio Di Nicola. Fu usato come parte della colonna sonora del
video “Picasso, sulle impronte del mito” (che fu trasmesso in rotazione durante la mostra di Picasso a Salerno al Complesso di Santa Sofia).

Il Cd ha visto la collaborazione dei seguenti artisti:

1) Sandra Diano, voce in “Arabia”
2) Romana Robertazzi, voce in “On the road (to Africa)”
3) Tecla Giordano, voce in “Arpeggio In”
4) Domenico Andria basso in “On the road (to Africa)” e “Arabia”
5) Fabio Monetti voce in “Corrida”
6) Sergio Di Nicola produzione artistica e voce ed effetti in “Corrida”
7) Max Maffia produzione artistica, composizione dei brani, chitarra in tutto il disco, tastiere su “On the road (to Africa)”

Una curiosità: Il testo che Tecla Giordano recita in Cinese in “Arpeggio In” è la traduzione di questo testo scritto da me:

“Il suono è l’interruzione del silenzio.

Lo stato di quiete apparente viene improvvisamente modificato dal vibrare di una corda, da un battito cardiaco, dal pulsare di una vena, da una goccia di pioggia nel mare.
Tutto suona inesorabilmente.
Il Mondo intero suona la propria immensa sinfonia improvvisata fatta di passi, respiri, pensieri.
Il suono diventa musica solo quando è in armonia con la sinfonia improvvisata del mondo.

La pubblicazione di questo Album in versione digitale sui portali principali della rete (Itunes, Amazon, Cd Baby, Rhapsody, Last.fm, etc..) fa parte di
una serie di release che farò nel tempo. La mia musica è sempre stata gratuita ed a disposizione per il download su tutti i siti in cui sono inserito come
artista. Queste versioni che sto ora pubblicando sono quelle originali (master) registrati in studio, sono di migliore qualità, e per questo sono in vendita.

Pubblicherò altri miei lavori nel tempo e vi chiederò di aiutarmi in questa avventura cercando di non essere invadente con spam di emails e roba del genere.
Vi inviterò semplicemente a daro uno sguardo su questo sito in modo da poter essere informati sulle mie attività musicali.

Il 2005 è stato un anno importante per la mia attività musicale, perchè dopo tre anni di militanza ne “Il Pozzo di san Patrizio”, da cui sono uscito e
con cui ho maturato una esperienza live molto intensa e interessante, ho dovuto ricostruire una volontà di riprendere a suonare e di rimettermi in gioco.
Per questo sul mio cammino ho trovato persone molto speciali che hanno permesso questa ripresa.

Oggi sono al lavoro con la “mia” Empty daybox con
Valerio Valiante, Daniela Lunelli e Alessandro Taborri e a breve realizzeremo
un disco di cui una parte in anteprima è sul player in home page.

Spero vogliate darci una mano a continuare a scrivere e produrre musica. Il vostro aiuto fatto di commenti, consigli, condivisione
e perchè no acquisti, sarà fondamentale.

Senza se e senza balle!

Non esistono i morti civili, nemmeno quelli militari.
Esistono i morti e basta. Si muore dove c’è miseria, si muore dove c’è guerra, si muore e basta ovunque.

Non ne stiamo azzeccando una, nemmeno una.
rifletto su questo scambio di messaggi in chat con un amico: “Ciao, come va?” ed io: “bene, tranne per il terremoto, lo tsunami, il nucleare, la guerra e la crisi economica”….

E’ così, non siamo in grado di gestire nessuna di queste cose, non ne siamo capaci e basta.
Abbiamo dato a Gheddafi tutto lo spazio che voleva, gli baciamo le mani e chissà cosa altro ed ora gli spariamo. 120 missili cruise costano tipo 60-70 milioni di dollari…
Abbiamo fatto un referendum sul nucleare, ma è evidente che non è stato molto chiaro quindi ne facciamo un altro… e per non essere avari lo facciamo lontano dalle elezioni amministrative… tanto i soldi ci avanzano
Abbiamo avuto terremoti molto più leggeri di quello giapponese, sono 30 anni che ci sono ancora gli ultimi container nella mia città dal terremoto dell’80…. hanno mangiato tutti su quelle macerie… tutti.
Per non pensare a quanto ci costi una guerra (e vi prego chiamiamo le cose col loro nome), ne abbiamo in atto già due… e come si dice … non c’è due senza tre…

W l’Italia. unita da cosa?

Quadri di un’esposizione

“Quadri di un’esposizione” è un’opera di Modest Musorgskij meravigliosa. Cito Wikipedia:

Nel 1874 fu allestita a Mosca una mostra dedicata ai lavori del pittore e architetto russo Victor Alexandrovich Hartmann, morto improvvisamente l’anno precedente a soli 39 anni. Hartmann e Musorgskij erano legati da un profondo sentimento di amicizia, poiché entrambi appartenevano a quel gruppo di intellettuali russi che aspiravano ad un’arte legata alle radici culturali della loro terra, al suo folklore e alle sue tradizioni, rifiutando le influenze straniere.
Durante la visita alla mostra, Musorgskij rimase affascinato dalla forza che i quadri promanavano, e decise di provare ad esprimere in musica le sensazioni che aveva provato, componendo una suite per pianoforte che intitolò Quadri di un’esposizione e che fu pubblicata postuma.

Ieri ho fatto una passeggiata con mia moglie a via Fosso Pioppo a Battipaglia. E’ un posto molto bello in quanto si abbandona il traffico della SS.18 e lo smog facendo poche centinaia di metri e si raggiunge la campagna alle spalle del quartiere di Belvedere ricco di verde e campi coltivati.

Come dire una introduzione esaltante. La musica di Modest Musorgskij, la natura, la pittura, l’arte, l’amicizia, le passeggiate all’aria aperta.

Ho fatto delle foto come è mia abitudine quando vengo colpito dal paesaggio che sto in quel momento occupando. Ho realizzato la mia piccola galleria di contraddizioni e amenità.

I primi quattro “quadri” rappresentano quello che dovrebbe essere questo territorio incontaminato:

gli ulivi

alberi di pesco

Albero

Bene.

Si intuisce che tutto ciò sarebbe meraviglioso se non ci fossero questi altri quattro “quadri”.

ruote

stampante

Secchio

Scarpe

Poi dici che la Terra si ribella, che i terremoti sono assassini, i maremoti sono assassini, le tempeste sono assassine….

Chi sono i veri assassini?

…un uomo migliore

Le cose che più rappresentano la tua vita ti tornano in mente soltanto quando appoggi la testa sul cuscino.

E’ solo allora che cominciano a prendere una forma reale ed intelligibile. Cerchi di capire cosa hai fatto di buono fino a quel momento e cosa hai fatto di sbagliato, se hai ferito te stesso o qualcuno, se sei stato rispettoso, educato oppure irriverente.
Poi passi in rassegna i tuoi sogni e ti rendi conto che sogni prima di addormentarti:

Se sei un tennista forse sogni il tuo ace contro il tuo avversario in finale a Wimbledon, se sei un musicista forse sogni il tuo concerto alla Royal Albert Hall con il pubblico che conosce i tuoi brani a memoria, se sei un ricercatore forse sogni di salvare l’umanità dal virus che tu hai scoperto.
Se sei un potente sogni di governare l’umanità e che la stessa ti ricordi come un benefattore, uno che non ha arricchito se stesso, bensì gli altri, uno che ha fatto della giustizia e della legalità un motivo valido di vita.
Se sei una donna forse sogni di essere una madre straordinaria, una donna di successo, un modello di vita per generazioni intere.

Ad ogni modo speri ogni giorno di svegliarti in un essere umano migliore di te.
Poi ti addormenti,  ti svegli e come ogni mattina accendi la tv per sapere cosa hanno sognato gli altri e pensi sempre che non c’è via di uscita.

Forse dovremmo fermare il tempo al momento in cui tutti mettiamo la testa sul cuscino.

Max