In memoria di Jan

Avere ben presente la morte davanti agli occhi ti fa vivere le cose in modo completamente diverso. La morte irrompe e appiattisce tutto. Tutti i tuoi innumerevoli micro problemi diventano nulla a confronto del dolore senza nome che una perdita lascia dentro di te.
Le morti si somigliano tutte, sono tutte improvvise, sono tutte inesorabilmente inaspettate.

E’ un po’ che avrei voluto scrivere questo post, ma stamattina più di tutte mi viene di pensare a Jan Assen.

Mi viene di pensare a te Jan perché ci manchi.
L’ultima immagine, tra le innumerevoli che ho di te, riguarda il nostro incontro sul pullman qualche settimana fa. Ero assorto tra i discorsi inutili che la gente spesso fa sui mezzi pubblici elevandosi a salvatori della patria ed architetti cittadini. Tra uno “io farei così” ed un “‘o sindaco nunn’è fatt niente” sei comparso tu tra la folla con la tua inesorabile ironia tagliente e la tua risata inconfondibile. Abbiamo commentato un po’ come se stessimo ascoltando le stesse discussioni e ci siamo salutati come sempre. Il tuo “Cià Maffì” è rimasto nell’aria e lo porto con me gelosamente come tuo ultimo saluto.

Ci manchi Jan perché il mondo ha bisogno di persone come te, noi abbiamo bisogno di persone come te. Ci manchi Jan, tanto. E come sempre, come se nulla fosse ti cercheremo al prossimo concerto tra la folla, perché ci sei sempre stato e perché non te ne andrai mai.

Lassù, altrove, dove evidentemente avevano bisogno di te, già che ci sei, continua a rendere le cose migliori come hai già fatto qui tra di noi.

Grazie, Max

“Crollano le vele”, grande lavoro di Gunpania

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=N9jJnEN37Uw]

Ho visto questo video e mi sono fatto un’idea completamente nuova di Scampia e di quello che il mondo della televisione dice in merito.

Complimenti per il grande lavoro ai ragazzi di Gunpania, ed onore a Vittorio Passeggio, leader del “Comitato Vele di Scampia”, che da anni si batte per l’abbattimento delle vele.

Complimenti anche per la colonna sonora molto indicativa da Franco Ricciardi a Bob Marley: dalla disperazione per la condizione degli abitanti alla speranza di “I know a place where we can carry on!”. (fantastica!)

Siamo arrivati ad un punto inaccettabile in cui è Passeggio a doverci dire che quegli alloggi vadano riconvertiti per il riuso, per il riciclo, per il recupero ambientale e chi invece ha il potere di farlo… fa finta di non vedere, sapere, sentire.

In bocca al lupo ragazzi e soprattutto, a voi potenti che potete fare qualcosa vi dico: diamo una casa che possa essere chiamata tale, a chi ne ha bisogno, e togliamo le persone (si, si tratta di persone) da quelle “carceri” assurde.

“I know a place where we can carry on!” (e sottolineo we)

Max

Tutto incluso, compresa la sola

A giugno scorso (2011) ho avuto la malaugurata sorte di accettare telefonicamente un contratto residenziale infostrada tutto incluso. Dopo meno di una settimana mi ha scritto il servizio clienti per dirmi che la mia zona non era coperta dall’adsl. Per cui mi sono mosso affinchè senza pagare penali riuscissi ad interrompere il contratto e tornare al mio vecchio gestore.
L’errore grave mio è stato di non inviare raccomandata, ma di far recapitare sulla scrivania dell’ufficio preposto la mia lettera (tramite un agenzia wind nostra cliente).

Mi sono arrivate comunque bollette che inizialmente non ho pagato, ma poi giunta quella del recupero crediti e stanco di spendere soldi in raccomandate (che attestavano il distacco, il mio rientro, etc..) ho saldato a gennaio di quest’anno il valore che mi è stato estorto.
Per cui non ho avuto nessun servizio ed ho già cacciato 20 euro di raccomandate e circa 150 euro di bollette a pro di nulla.

Ieri mi è arrivata una bolletta di 3,36 euro (udite udite) per invio elenchi telefonici….
Se mi oppongo spendo 5 euro di raccomandata, se non mi oppongo e pago, spendo 5 euro…

Ho provato a fare la mia ennesima inutile telefonata al 155, ma è ovvio che non ti passino nessuno se non sei cliente. Si infatti, io non sono un loro cliente, sono solo uno a cui stanno spillando soldi in maniera ingiusta.

Qualcuno sa aiutarmi… ah mi raccomando non vi accalcate..

Max

del mio albero..

Siamo ad una settimana dalla presentazione del disco “Happiness is a tree”. Questa si terrà al punto Einaudi a Salerno mercoledì 08 febbraio 2012 alle ore 11.00 del mattino. Sono emozionato alla sola idea,  e sono contento di aver portato a termine un progetto che è nato quasi per gioco. Anni fa mi spedii sul cellulare un messaggio per fare una promessa a me stesso. Scrissi: “un giorno farai un disco a nome tuo, te lo prometto”. Quel giorno è arrivato, è il 9 febbraio 2012. Il messaggio era del 14 agosto 2001. Era notte, ero ad Agnone Cilento, il paese di origine di mio padre. Quella notte avevo pensato che era arrivato il tempo di cominciare a metterci la faccia. Bene, ho impiegato 11 anni circa, tra varie esperienze di live e dischi con altri artisti, per capire che avevo bisogno anche di questo.
“Happiness is a tree”, sì la felicità è un albero. Una entità che costruisce la sua casa in un territorio e cresce con poco, mette radici solide e diventa la casa e la storia di tutti quelli che passano davanti a lui, li protegge, li abbraccia e testimonia la loro essenza con il solo e semplice fatto di esistere. Questo albero è la storia di tutte le persone che sono passate di qui almeno per una volta, è il risultato di ogni singola mia piccola o grande relazione con ognuno di voi. Spero davvero con tutto il cuore che vi piaccia.

Max

…sempre la stessa…

..identica sensazione ogni qualvolta si avvicina un concerto il mondo mi diventa antipatico. Ansia da prestazione, ansia si, questo è. Ma del resto se non ci fosse questa sensazione, se non ci fosse questo nervosismo di fondo, non avrebbe senso. Nervi, mi sento come nel brano Nervi!

Vediamoci stasera al Mumble Rumble. Vi aspetto, con ansia. Max