7 Aprile 1979
cito Wikipedia:
1979 – Padova, Il sostituto procuratore della repubblica Pietro Calogero ordina l’arresto di un gruppo di dirigenti dei gruppi extraparlamentari Autonomia Operaia e Potere Operaio: tra di essi Toni Negri, Oreste Scalzone, Emilio Vesce, Luciano Ferrari Bravo, Franco Piperno, accusati di associazione sovversiva e insurrezione armata contro lo stato. Alcuni degli arrestati vengono anche accusati di aver preso parte al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro (l’imputazione cade nel 1980). In sede giudiziaria (il processo 7 aprile), Calogero sostiene che Toni Negri sia stato la “mente” delle Brigate Rosse. Quasi tutte le accuse mosse agli arrestati vengono in seguito a cadere.
Tempo fa ebbi la fortuna ed il privilegio di leggere le memorie, credo mai pubblicate, di uno degli arrestati e scrissi un brano che si chiama 7 Aprile.
Buona Pasqua
[youtube http://youtu.be/cw61ytfMwB0]
Water changes everything
[youtube http://youtu.be/BCHhwxvQqxg]
Spread, Bund, Bot, Cct, e King Kong
Scrivere di getto forse diventa il modo più semplice ed immediato per poter venir fuori da questa serie interminabile di brutti pensieri.
Sembra che il mondo si sia fermato dopo la brutalità della crisi, non quella economica, ma quella cerebrale. Sembra che il mondo funzioni a sigle, acronimi e brutture di ogni tipo. Spread l’ho sempre pensata come una brutta parola.
Spread è la scusa che il mondo sta usando per dirci che per noi non c’è scampo. Sale e scende e sembra che per noi non cambi assolutamente nulla se non l’aumento delle tasse, del costo della benzina (ormai ai livelli del brunello di Soldera Case Basse), dell’Iva, che per il fantastico fenomeno tutto italiano della tassa sulla tassa (la sovrapposizione dell’Iva sulle accise sul costo della benzina) provoca aumenti esponenziali ai carburanti. Inoltre, come se non bastasse e come ho sentito dire da qualcuno, siamo la classe (di imprenditori) che morirà per crediti e non per debiti. Rincorriamo di continuo i clienti che non ci pagano, ma che in compenso quando hanno bisogno di noi ci chiamano anche di notte e noi corriamo, perché non possiamo permetterti di perdere nessuno.
Questo mondo che abbiamo ereditato ed in qualche modo favorito ci sta uccidendo ormai e noi siamo inevitabilmente vittime e complici dello stesso reato. Abbiamo distrutto questo mondo dandolo in mano a bestie feroci, abbiamo dato i nostri soldi ed il nostro tempo ad esseri ignobili che ora ci tengono in pugno come Ann Darrow nelle mani di King Kong, ma alla fine non sarà la nostra bellezza a sconfiggere la bestia.
#freeRossellaUrru
Non ti conosco, ma Ti conosco. La tua foto e la tua storia girano su internet per dichiarare che una nuova democrazia può partire, una vera #informazione può essere fatta, che di #Donne come te si può e si deve parlare (in Italia le donne che fanno notizia purtroppo sono altre). So che sei lontana da quello che la tv sta facendo per te, ma sappi che non ti sei persa nulla. Sì nulla. Se non fosse stato per Geppi Cucciari a Sanremo forse molti non saprebbero quanto è terribile la tua storia. C’è una comunità non numerabile di persone su twitter principalmente e sul resto della rete (tramite i nostri umili blog) che parla di Te oggi e continuerà a farlo finché Tu non torni libera.
Noi facciamo il possibile semplicemente facendo girare il nostro #freeRossellaUrru e l’8 marzo parleremo di Te e suoneremo per Te al Mumble Rumble di Salerno. E’ una goccia nel mare, ma è il nostro grido per rivederTi libera.
Max