Una nuova esperienza, domani sera, Domenica 01/03/2015 ad Angri al Teatro S.Caterina

"Dopo il grande successo degli spettacoli di Lino D’Angiò, di Peppe Lanzetta, della Scuola di Teatro “Gregorio Rocco” di Sant’Anastasia, della scuola angrese "Progetto Danza", della Compagnia Gulliver che ha inscenato lo spettacolo "Gli amori non sono mai facili", e nel mese di marzo la IV edizione della rassegna “Angri a teatro” prosegue con altri quattro appuntamenti, molto diversi tra loro, ma di sicuro interesse.<br /><br />
Il 1° marzo ritornano sulle tavole del palcoscenico del teatro di S. Caterina gli attori della compagnia Teatri di Popolo, reduci dal successo dello scorso anno.<br /><br />
Questa volta, il gruppo propone "No words", un’opera molto suggestiva, ideata e diretta da Marco Dell’Acqua, nella quale due attori (Teresa Pepe e Giacomo D’Agostino) raccontano, senza parole, di alcune visioni che contemplano la solidarietà e lo smascheramento come ultime opportunità per una nuova, possibile e felice convivenza.<br /><br />
L’8 marzo, in occasione della festa della donna, il cartellone propone una serata dal titolo "Meglio sole?", tutta incentrata su tematiche “al femminile”, in cui, similmente alle esperienze già realizzate negli anni scorsi, le attrici della compagnia Anziteatro (e anche alcuni attori) proporranno monologhi e sketch dedicati al mondo della donna.<br /><br />
Il 15 marzo sale sul palcoscenico la compagnia di Castel San Giorgio "Il Futuro Siamo Noi", che propone la commedia brillante "Signori, biglietti!" di Giovanni Rescigno. La vicenda gira intorno a Ignazio e Concetta i quali stanno aspettando la figlia che ritorni dal viaggio di nozze. Un’esilarante pochade, condita da scene comiche, gag ed equivoci.<br /><br />
Infine, una serata di gran fascino, sarà quella del 22 marzo, quando il tenore Marco Caruso e il soprano Lucrezia Benevento si esibiranno in un Gran galà di musica lirica. La serata sarà divisa in tre parti: la prima sarà dedicata alla riproposizione delle più note arie di opere liriche; nella seconda, invece, i due cantanti ci proporranno brani del repertorio classico napoletano e dell’operetta; infine, la terza parte li vedrà impegnati con il repertorio classico e popolare siciliano.<br /><br />
Insomma, come lo scorso anno, il cartellone cerca di proporre spettacoli di diversa matrice, proprio per assicurare agli spettatori la possibilità di vedere rappresentazioni diverse, ma tutte di grande qualità estetica. Perciò, non resta che invitare tutti a venire a teatro e a godersi lo spettacolo…"
“solidarietà è solidità”, l’altro è più importante di tutto il resto.
NO WORDS: lo spettacolo che non ama fare chiacchiere.
attori: Teresa Pepe e Giacomo D’Agostino
musiche: Max Maffia e Valerio Valiante  (Max Maffia and the Empty Daybox)
costumi: Antonella Di Capua
luci: Simone Iacono
foto di scena: Valerio D’Amato
scenografia: Lucia Lamberti
assistente alla regia: Monica Manzolillo
regia: Marco Dell’Acqua

Dopo il grande successo degli spettacoli di Lino D’Angiò, di Peppe Lanzetta, della Scuola di Teatro “Gregorio Rocco” di Sant’Anastasia, della scuola angrese “Progetto Danza”, della Compagnia Gulliver che ha inscenato lo spettacolo “Gli amori non sono mai facili”, e nel mese di marzo la IV edizione della rassegna “Angri a teatro” prosegue con altri quattro appuntamenti, molto diversi tra loro, ma di sicuro interesse.
Il 1° marzo ritornano sulle tavole del palcoscenico del teatro di S. Caterina gli attori della compagnia Teatri di Popolo, reduci dal successo dello scorso anno.
Questa volta, il gruppo propone “No words”, un’opera molto suggestiva, ideata e diretta da Marco Dell’Acqua, nella quale due attori (Teresa Pepe e Giacomo D’Agostino) raccontano, senza parole, di alcune visioni che contemplano la solidarietà e lo smascheramento come ultime opportunità per una nuova, possibile e felice convivenza.
L’8 marzo, in occasione della festa della donna, il cartellone propone una serata dal titolo “Meglio sole?”, tutta incentrata su tematiche “al femminile”, in cui, similmente alle esperienze già realizzate negli anni scorsi, le attrici della compagnia Anziteatro (e anche alcuni attori) proporranno monologhi e sketch dedicati al mondo della donna.
Il 15 marzo sale sul palcoscenico la compagnia di Castel San Giorgio “Il Futuro Siamo Noi”, che propone la commedia brillante “Signori, biglietti!” di Giovanni Rescigno. La vicenda gira intorno a Ignazio e Concetta i quali stanno aspettando la figlia che ritorni dal viaggio di nozze. Un’esilarante pochade, condita da scene comiche, gag ed equivoci.
Infine, una serata di gran fascino, sarà quella del 22 marzo, quando il tenore Marco Caruso e il soprano Lucrezia Benevento si esibiranno in un Gran galà di musica lirica. La serata sarà divisa in tre parti: la prima sarà dedicata alla riproposizione delle più note arie di opere liriche; nella seconda, invece, i due cantanti ci proporranno brani del repertorio classico napoletano e dell’operetta; infine, la terza parte li vedrà impegnati con il repertorio classico e popolare siciliano.
Insomma, come lo scorso anno, il cartellone cerca di proporre spettacoli di diversa matrice, proprio per assicurare agli spettatori la possibilità di vedere rappresentazioni diverse, ma tutte di grande qualità estetica. Perciò, non resta che invitare tutti a venire a teatro e a godersi lo spettacolo…

Dena Taylor | The nearness of you

The Nearness of You

Dena Taylor | The Nearness of You

Sto cucinando, lo so, non è normale, ma a volte mi succede. E’ Sabato, un sabato di aprile, ma credo sia l’unico momento per rilassarsi e mettere su un bel disco. Si, un bel disco. “The Nearness of You” di Dena Taylor è il disco perfetto per il sabato in casa, ottimale per accompagnare un gesto di piacere come può essere quello di cucinare. Del resto quando cucini per te o per qualcuno stai facendo un gesto d’amore. Ecco, questo disco è un gesto d’amore verso la propria passione, un gesto dovuto dopo il primo lavoro che ho avuto il privilegio di ascoltare “Certitude”. Questo è un lavoro più maturo ancora se possibile ed i musicisti diciamolo, sono in stato di grazia e Dena Taylor è una cantante vera, straordinaria, potente e dolce allo stesso tempo.

Quando mi piace un disco di solito dico che mi “mette sotto le coperte” per indicare che mi fa sentire a casa. E questo disco fa proprio questo mi mette a letto e mi fa apprezzare la grandiosità del prendersi cura di se stessi.

Lasciatevi prendere da questo piccolo gioiellino jazz, intimo e delicato, come il pranzetto che sto per preparare :)

Max

a proposito di…

…Sanremo.

 Mi mette un po’ tristezza leggere parole di rabbia contro il festival. Chi mi conosce sa bene che non è una cosa a cui tengo particolarmente e se ha ascoltato un po’ delle cose che scrivo, sa bene anche che non è una delle mie mire.

Tuttavia ritengo ingiusto l’atteggiamento di chi ritiene che il festival vada boicottato così il cachet dei presentatori possa scendere in favore di un “senso comune” della giustizia. Ritengo ingiusta l’idea che se tutti boicottassero il festival questo non si farebbe più, per dare spazio ad idee più originali e magari “indie”. Questo grillismo  da controcultura dello spettacolo lascia il tempo che trova.

Se un artista non riuscisse ad avere la popolarità che pensa di meritare, dovrebbe scrivere cose “popolari” e non rinchiudersi nella stanza e farsi pippe in 7 ottavi, o magari con l’ultimo modello del sintetizzatore della uss enterprise di star trek. Contestualmente non dovrebbe nemmeno criticare chi scrive cose che piacciono a tutti solo perché non le sa fare oppure perché non le vuole fare. E’ stupido, ripeto, l’atteggiamento di chi cerca di dire che il nemico è cattivo pensando di ottenere visibilità, o magari il posto suo.

Sanremo è un prodotto televisivo e se ne parla anche se non lo guardi. Inevitabilmente qualcosa ti arriva e tu ne parli e ne devi parlare se fai il musicista, perché in qualche modo ti fa bene.

Per me è il festival perfetto e ve lo spiego con un esempio: quando entro in negozio modello “Harmont & Blaine” io penso.. questo negozio è perfetto perché non comprerò mai nulla qui. Così è per me il festival.
Bisogna avere dei punti di riferimento in positivo ed in negativo. Guai se tutto fosse “alternativo”, “indie”, e “come mi piace a mme”, diventerebbe un unico immenso inutile festival della nullità. Quindi ben venga la diversità, le mille forme d’arte dal trash, all’inascoltabile al pop al jazz ed alla dodecafonia delle pippe mentali. Magari in tutta questa babele di linguaggi un giorno troveremo la forza ed il coraggio di entrare anche in un negozio diverso dai nostri soliti creando una nuova apertura nella nostra mente.

Peace, Max