Il Wimbledon del numero uno ai tempi del social

Sono curiosamente impressionato dalla quantità di articoli su Sinner e sulla vittoria a Wimbledon. Sono davvero tantissimi e continuano a spuntare fuori a più giorni dall’impresa che ha visto il nostro Jannik Sinner vincere Wimbledon in 4 set contro Carlos Alcaraz in finale (dopo un torneo strepitoso con un unico grande neo dovuto al ritiro di Dimitrov durante un match rocambolesco). Mi sono detto: “e che faccio sto zitto?”. Beh direi di no anche perché non appena Alcaraz ha sbagliato la risposta sulla prima di Sinner nel secondo match point, la pallina non aveva ancora toccato terra che mi sono arrivati messaggi su whatsapp, da ogni dove, di gente che si sincerava sulla mia salute cardiologica. Tanto è vero che ho risposto a tutti con : “I funerali di Massimiliano Maffia si terranno domani nella chiesa di Sant’Antonio a Battipaglia” (ovviamente scherzo e questo post google potrebbe intenderlo come serio, ma va bene di questi tempi).

Che dire che non è stato già detto? Forse solo il fatto che sono felice come una pasqua per questo risultato e per quanto sia importante per il tennis italiano (e quindi per tutto l’indotto sportivo) avere uno forte come Jannik sul tetto del mondo. Sono felice perché è bello vedere così tante persone appassionarsi a questo sport e a viverlo ormai con passione e dedizione anche ad età avanzate.

Jannik Sinner è meritatamente il numero uno, e a dirlo sono i suoi risultati straordinari: il suo modo di fare, il suo italiano discutibile :), il suo amore per la famiglia, la sua concentrazione, il suo gioco del tennis così potente ed efficace, il suo saper vincere e il suo saper perdere; tutte cose che si leggono nelle lacrime della mamma, nell’abbraccio del padre, nel sorriso di suo fratello e nella misura delle nostre pulsazioni accelerate.

 

 

Su Fabio Fognini e tutto quanto

La buonanima di mio padre, Guiduccio per gli amici, diceva sempre: “si nun tenev a capa e ‘mmerd era o numero uno!”. Sì papà in realtà sarebbe stato anche il numero uno, ma c’è da dire una cosa, per me è comunque il numero uno e lo ha dimostrato: il primo giorno di Wimbledon, a 35 gradi all’ombra, a 38 anni, contro il campione uscente, che è il numero 2 al mondo, ha giocato, per 4 ore e più, un tennis stratosferico. Senza dubbio la partita più bella di Wimbledon 2025 e siamo soltanto all’inizio della seconda settimana.
Ci siamo divertiti un mondo e il livello è stato altissimo per tutto il match.

Secondo me gli highlights della partita dovrebbero durare 3 h e mezza per la qualità e quantità di punti belli.

Intanto questo è un Wimbledon molto particolare, le teste di serie stanno cadendo come foglie e al momento sono fuori dal torneo giocatori del calibro di Rune, Musetti, Berrettini, Tsitsipas, Medvedev, Zverev…

Attendiamo sviluppi interessanti e Jannik procede il suo cammino al momento senza danno. Vediamo un po’…