Berlusconi e Santoro…

…vs tutti.

Non è stato un bel vedere: due stra-ricchi che giocano, ammiccano, fanno finta di dirsene quattro, ma ognuno con il proprio desiderio di fare rispettivamente propaganda ed ascolti. Un pessimo momento di televisione che è servito soltanto ad aumentare lo share di Servizio Pubblico ed a migliorare le percentuali dei sondaggi per il pdl.
Nessuno che parli di lavoro, economia, pensioni, anziani, giovani, ecologia, innovazione, ricerca…. nessuno. Questa è Squallore Italia..

Se riuscissi…

… a racchiudere un anno in un post, non ne sarei tanto felice. Significherebbe che questo anno avrebbe offerto ben poco. Invece non è così.

Voglio essere una nota stonata tra le sinfonie orchestrali di “che brutto anno”, “che schifo la crisi”, “speriamo che finisca presto” e “peccato che i Maya non abbiano avuto ragione”.

Si perché per me non è stato un brutto anno. Certo la crisi economica ha colpito tutti e quindi anche
me, ma alla fine … buon anno a tutti

Happiness is a tree – Recensione su Slow Cult

Recensione su Slow Cult:

The Empty Daybox è l’ultima avventura sonora di Max Maffia, attivo musicista proveniente da quel di Salerno che ha già militato in svariate formazioni indipendenti (tra funky rock, ska, musica acustica e irish folk) fondando anche l’etichetta Daybox Records per la quale esce questo interessante lavoro in quartetto acustico:
(Max Maffia: chitarra; Daniela Lunelli: Cello ; Valerio Valiante: Chitarra e Alex Taborri: Percussioni).
E’ un lavoro totalmente acustico, con suoni che ci portano ad essere come immersi in una natura che ci avvolge, un suono da colonna sonora per un viaggio verso posti accoglienti e a volte misteriosi. Ottime le riprese degli strumenti, che ci arrivano caldi dove tutti si ritagliano il loro spazio, respirando, intrecciandosi in una coralità che non fa aspettare una traccia vocale a dettare i brani.Una vera e propria colonna sonora di un film immaginario.
Un disco essenziale dove proprio l’essenzialità dunque è il suo forte.
Segnalo Tra i brani degni di nota “Arabia”, Dancing on a grey day” e “Sunday will be five”.
Un nuovo inizio per Max Maffia in un epoca dove proprio l’ipertecnologia ci fa per fortuna riassaporare il sapore degli strumenti, i loro sapori, odori, la tensione delle loro corde e il loro suono portatore di suggestioni antiche mai cosi vicine a noi.

Recensione di Fabrizio Fontanelli

Proviamo insieme a…

…superarci almeno per una volta.

Apprendo solo da poche ore che venerdì prossimo, e cioè il 14 Dicembre 2012, alle ore 20.30 (non più tardi, proprio alle 20.30) suoneremo al complesso di Santa Sofia a Salerno (via Tasso, Centro Storico, insomma sapete qual è!). Ora senza poter fare pubblicità massiccia e senza potervi inutilmente invitare a migliaia (grazie alla ormai nota combinazione di tasti: TAB-SPAZIO su Facebook) proviamo ad essere in tanti?

Su, dai si può fare, sarà Venerdì, siamo sotto Natale, Salerno (per alcuni) è illuminata, è piena di gente, a quell’ora forse starete senza fare nulla di importante. Ci vediamo, noi suoniamo, voi ci ascoltate, beviamo una cosa insieme e poi (per chi non ce l’ha) vi comprate il disco (a prezzo speciale, siamo sotto Natale) e magari riuscite anche a risolvere il problema del regalo all’ultimo momento alla persona a cui proprio non sapete cosa regalare.

Su, coraggio lo potete fare!

Max Maffia & the Empty Daybox

Venerdì 14 Dicembre 2012 (prima dei Maya) ore 20.30 Complesso di Santa Sofia (dove fanno il Comicon e tutte le mostre), Centro Storico, Salerno nello stand di SMULAB (Salerno Music Lab) durante la fiera “Chic & Choc Wedding” (sì proprio lì). Terzo piano..

Coraggio!