I miei cristalli

Dovrei cominciare da troppo tempo fa per riuscire a dire cosa è successo in questi giorni. Dovrei dirvi di quello che succede in azienda e farmi coccolare da tutti, ma siamo, siete tutti nella stessa situazione. Allora no. Ho elaborato un presuntuoso pensiero. Ho elaborato delle cose che mi hanno fatto capire “what’s going on”, ma per una volta l’ho dedicato a me, solo a me permettemelo per una volta, e ve lo voglio dire anche se siete solo in pochi che mi leggete: se siete qui è anche perchè vi incuriosisce un pò quello che ho da dire e mi fa piacere, ne ho bisogno e lo voglio sapere.

“Il miglior modo per iniziare senza dubbio è uno solo. collegarmi al mio sito internet e cominciare a sentire qualche brano che mi appartiene. Attualmente è l’unica cosa che mi mantiene al sicuro, che mi fa sentire una persona utile al mondo: L’aver deciso di dedicare la mia passione alla musica. Non c’è nessuna cosa che mi faccia sentire meglio. Niente al mondo mi “mette sotto le coperte” come la mia chitarra. Ho bisogno di suonare per parlare, per respirare, per dire come mi sento, per far capire al mondo chi sono. Nulla altro me lo permette. Eppure tutto quello che sto facendo è non suonare. Quindi non so chi sono, e questo dico alle persone che mi stanno intorno: nulla. Non so dire più chi sono perché non suono. Non so dire a nessuno più niente perché non mi esprimo. Allora per farlo avrei bisogno di avere delle cuffie e sentire scendere i cristalli. Presto tornerò, ne ho bisogno. Presto tornerò a dire come la penso e sarà definitivo. Sarà l’ultima volta che lo farò. Sarà l’ultima volta che proverò a dire chi sono. E lo dirò con il mio nome ed il mio cognome. Che attualmente nessuno conosce. Che attualmente molti credono sia Massimiliano Maffia, quello che lavora, quello che sta di fronte al PC per ore interminabili a volte senza combinare nulla. Ho dato troppa importanza a cose che non mi appartengono a cose che credevo fossero importanti invece non lo sono. Ho dato troppa importanza credendo di aver creato un vuoto. Invece non ho fatto niente e non sono stato importante. E’ meraviglioso capirlo e fa male, ma è meraviglioso. E’ straordinario riuscire a capire dove sta lo sbaglio. E’ meraviglioso rendersi conto di non essere stato importante. Ti toglie da una responsabilità automaticamente attribuita da te stesso a te stesso. Invece no. Che meraviglia. Invece NO, è stupendo e lo sto capendo ora. Ho capito cazzo, ho capito! Pensavo che il mio essere innamorato della musica avrebbe messo da parte il mondo e pensavo di averlo fatto per far soffrire… e quindi quasi per riscatto (data l’importanza che mi sono dato) pensavo di poter ancora avvicinarmi ad esso per farmi semplicemente perdonare. Non è così. Non devo essere perdonato dal mondo, non ho fatto niente. Sono stato fedele alla mia musica. Sono stato fedele al mio credo. Sono stato fedele ad esso per una volta nella vita. E adesso scorre la mia lullaby al figlio che non ho. Sono felice per me. sono felice di aver capito che non devo più nulla a nessuno. Non ho sbagliato. Devo solo continuare a suonare ed a scrivere. Tutto il resto verrà da se.  L’unica cosa che crede in me è la mia musica. L’unico cristallo che voglio sentire scendere adesso deve essere il mio. Solo il mio e di nessun altro”