Spread, Bund, Bot, Cct, e King Kong

Scrivere di getto forse diventa il modo più semplice ed immediato per poter venir fuori da questa serie interminabile di brutti pensieri.

Sembra che il mondo si sia fermato dopo la brutalità della crisi, non quella economica, ma quella cerebrale. Sembra che il mondo funzioni a sigle, acronimi e brutture di ogni tipo. Spread l’ho sempre pensata come una brutta parola.

Spread è la scusa che il mondo sta usando per dirci che per noi non c’è scampo. Sale e scende e sembra che per noi non cambi assolutamente nulla se non l’aumento delle tasse, del costo della benzina (ormai ai livelli del brunello di Soldera Case Basse), dell’Iva, che per il fantastico fenomeno tutto italiano della tassa sulla tassa (la sovrapposizione dell’Iva sulle accise sul costo della benzina) provoca aumenti esponenziali ai carburanti. Inoltre, come se non bastasse e come ho sentito dire da qualcuno, siamo la classe (di imprenditori) che morirà per crediti e non per debiti. Rincorriamo di continuo i clienti che non ci pagano, ma che in compenso quando hanno bisogno di noi ci chiamano anche di notte e noi corriamo, perché non possiamo permetterti di perdere nessuno.

Questo mondo che abbiamo ereditato ed in qualche modo favorito ci sta uccidendo ormai e noi siamo inevitabilmente vittime e complici dello stesso reato. Abbiamo distrutto questo mondo dandolo in mano a bestie feroci, abbiamo dato i nostri soldi ed il nostro tempo ad esseri ignobili che ora ci tengono in pugno come Ann Darrow nelle mani di King Kong, ma alla fine non sarà la nostra bellezza a sconfiggere la bestia.

 

 

Una Risposta a “Spread, Bund, Bot, Cct, e King Kong”

  1. Max, si commenta da solo il tuo pensiero. Che cosa si può aggiungere? Che la speranza è l’ultima a morire? Mah. Mi sa che riescono ad uccidere anche lei! Non perdere però il tuo sorriso che la vera anima umana non c’entra niente con le ca**ate che vediamo di questi tempi! Spread your love! Spread your happiness! Questo sì che è uno “spread” positivo!

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