Lovely days just for a Guinness…

..ed un pò di musica.

Dublino è una città molto particolare. L’ho visitata già tre volte.
E’ una città piena di ragazzi, piena zeppa di musica. Si suona ovunque, per strada e nei pubs. A tutte le età si suona. Ho visto ragazzini, ma piccoli, suonare l’arpa celtica ed allo stesso modo il sax, il violino o la chitarra. Ho visto virtuosi suonare il tin whistle con una naturalezza impressionante.
Tutto questo è coronato da una povertà dilagante.
Sono molto colpito da questo. Ho visto una dublino nel 1993 giovane e forte, forse un pò violenta, ma forte. Poi un’altra Dublino nel 1996, il mondo se la stava già divorando, ma manteneva la sua identità di città dell’Eire. Oggi nel 2011 vedo una Dublino debole, povera. Una città che stenta a mantenere una parvenza di identità, e l’impressione è che questa genuinità sia di facciata. Serve più a noi turisti che agli Irlandesi. La cosa immutata è la gentilezza e l’ospitalità di questa gente. Non fai a tempo a cacciare la cartina dal tuo giubbino (si il giubbino ci vuole anche ad Agosto) che un irlandese ti si avvicina e ti da una mano. E’ fantastico, civile ed emozionante sentirsi abbracciare da una persona per strada che ti dice:”do you get lost again?” e ti sorride come se fosse tuo fratello.
Peccato per il resto, peccato per la sofferenza che questo popolo deve subire.
Lunga vita all’Irlanda.

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