Facebook, veramente ciao!

Si, è giunta l’ora di mollare questa nave senza rotta.
Più di 1000 “amici” sconosciuti, con tre o quattro persone che tengono a te seriamente.
Certo non cercavo l’affetto su di un social network, ma dopo una seppur breve, ma intensa riflessione ritengo che da musicista lo uso per aumentare la mia popolarità e che questa resta grande se già ce l’hai, altrimenti è inutile.
Basta solo pensare che già chi normalmente ti è vicino commenta scherzosamente ogni cosa, anche quelle che per te sono serie, tipo la promozione di un album su itunes oppure un tuo concerto; questo atteggiamento, per quanto simpatico possa essere, non giova alla serietà ed alla veridicità di un tuo post.
Esempio se io scrivo che un mio album è su itunes, dovresti solo prendere questa cosa come una notizia e se ti fa piacere che anche un maori può comprarlo, dovresti solo dire che ti piace oppure aiutarmi a promuoverlo e non dire….”ma che bravo… addirittura sei su itunes..” oppure… “sei dappertutto… ma vuoi vedere che vuoi essere famoso?”… ecco questo è il tipico atteggiamento di chi non ha capito che per te anche 99 cents di $ per un tuo brano significano e valgono molto di più del loro valore materiale.
Se una persona compra un mio singolo io gliene sarò grato a vita non perchè mi ha dato parte dei 0,99 $ ma perchè mi ha dato la forza, l’energia per poter continuare a fare.
Chi suona vuole dare se stesso agli altri, chi ama la musica davvero non lo fa per soldi.
Chi suona lo vuole fare per sempre ed è sbagliato cercare la popolarità su facebook. E’ come cercare consensi e sappiamo bene cosa ha generato la fabbrica del consenso.
Quindi Facebook ciao, veramente ciao.
E’ ora di sostituire questo mondo con uno più vero.
Max

Una Risposta a “Facebook, veramente ciao!”

  1. era un pò che ti cercavo ma sul tuo blog non ero arrivata…..bhe che dire…potrei dirti che avere 1000 “amici” su FB non è normale, e che io sono amica solo di persone che conosco dal vero e con cui interagisco quasi tutti i giorni, la variante di 4 chiacchiere al bar, che a Roma diventa un pò difficile ….alla fine rimane un gioco, piacevole, ma sempre un gioco…lì non troverai mai le mie vere gioie, i mie veri dolori, le mie sofferenze, le mie paure, le mie conquiste…ma troverai solo quelle cose che posso raccontare appunto al bar….la Valeria vera, quella che a volte piange di paura prima di andare a dormire la conoscono veramente in pochi…buon viaggio cugino, speriamo di “rivederci” presto….un bacio

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