nutro forti dubbi…

…su chi ritiene di essere a priori nel giusto e per avvalorare la propria tesi non fa altro che sminuire l’operato degli avversari. Due esempi che oggi rappresentano l’attualità salernitana (e che un po’ riflette la situazione nazionale):

Esempio uno: “tu sei cattivo implica che io so bravo”

Leggo su fb che un, ormai noto, personaggio appartenente a quella organizzazione che ultimamente sembra avere un consenso politico sempre crescente, ha avuto l’onore di accompagnare per le strade della mia città un notissimo ed autorevole personaggio legato al movimento della decrescita felice. Bene, in questa passeggiata direi “sofistica”, il nostro social-sofista mette in risalto la sua capacità di aver messo a confronto un’opera di arte contemporanea fatta con del materiale riciclato (che lui definisce:”……”,  ooops non trovo più il post su fb, qualcuno glielo avrà fatto cancellare) con il duomo di Salerno. Questo lo faceva evidentemente per palesare un disappunto verso l’operato dell’Amministrazione Comunale, concentrata su Luci D’Artista, e non sulle bellezze architettoniche del territorio.

Ora, ammesso che fare un paragone del genere è simile a “paragonare una mela ad un’arancia”, direi a questo signore che non è così che si convince la popolazione ormai senza più amore per la politica, a scegliere questo oppure un altro schieramento. Caro mio, non è che dicendo che il sindaco della tua città sta facendo degli errori sostieni la tesi che tu non ne fai. Non è che dicendo “tu sbagli” affermi e dimostri che “tu stai facendo bene”. Con questo atteggiamento stai facendo esattamente quello che fece B. quando chiamò coglioni quelli che votavano a sinistra.

Secondo esempio: questo è ancor più tipico del social-onnipotentismo

Altro noto personaggio del mondo 2.0 afferma che non segue il calcio (come me del resto) e che ricorda che ai tempi della scuola i tifosi di quella determinata squadra erano i “leccaculo”. Come dire tutti quelli che tifano per quella determinata squadra di calcio sono “leccaculo”. Ora, chi mi conosce sa che il calcio non è proprio nelle mie corde nè tanto meno il mondo che gira intorno ad esso. Spesso ho scritto cose che sottolineavano il mio disappunto verso quella che io ritengo una farsa tra aziende che devono dividersi una torta e cioè “la partita di calcio”, ma non mi sono mai sognato di apostrofare le persone che seguono questa o un’altra squadra.

Se io dicessi, ad esempio che gli juventini sono questo o quest’altro, lo direi ad una famiglia intera: “la mia”. Piuttosto “leccaculo” sarà chi commenta il tuo post dicendoti “bravo”; è il tipico atteggiamento di chi vive una sorta di sudditanza psicologica verso di te che ormai sei “qualcuno”. A me capita di farlo con gli artisti di un certo calibro, ma di certo, se scrivono una stronzata, non gli dico “bravi”.

Ecco questi due esempi raccontano in un certo modo la stessa tipologia di persona e lo stesso modo di volersi sentire famosi solo perché si è camminato di fianco ad una personalità (come se lo spessore di qualcuno si trasmettesse per induzione) oppure perché ci sono degli adepti pronti a dirti “mi piace” su qualunque cosa ti sia uscita dalla bocca (ed invece avrebbe fatto bene  a ritornare dentro, risalendo altri percorsi).

A conclusione di questo mio pensiero (contorto lo ammetto) aggiungo questo video che forse mi farà ridere per sempre:
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=9ByWwjuHPk0]

Il mio amministratore…

… di condominio parla un italiano alquanto improbabile, ed a quanto pare parla anche una matematica altamente improbabile.

Mi da del voi, del lei e del tu anche nella stessa frase ed è passivo aggressivo. Gli ho chiesto spiegazioni su 180 Euro di residuo anno precedente che non comprendo ed alla mia richiesta di spiegazioni su ulteriori 70 euro nel nuovo bilancio che non trovano motivo non solo non ha risposto alla mia mail, ma mi ha detto: “sai come è la settimana scorsa ha piovuto tanto e non potete capire quanto lavoro c’è da fare per cui se attende ancora qualche giorno, perché se c’è quella cifra in contabilità da qualche parte è giustificata…”

Il fatto che la settimana scorsa abbia piovuto tanto cosa comporta secondo voi visto che la mia richiesta risale ad un anno fa? Mah..

I concetti “da qualche parte” e “giustificata in contabilità” non fanno ben sperare.

Mi affido al grande Totò:

“m m m ma che scherziamo, io do un milione a Mezzacapa….e e allor…
Na Capa intera quanto costa un miliardo…? ”
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=cpMal4TjuYQ]

Oggi solo una citazione..

“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo”

Christopher mcClendless

Godetevi questo capolavoro tratto da “Into the wild”.
Assolutamente nella mia personalissima “Top ten”

Max

…è solo un esempio

Mettiamoci per un attimo nei panni di un’azienda che deve avere dei soldi dalla Regione.

Facciamo un esempio:

L’azienda A chiede ed ottiene un finanziamento. Conosciamo più o meno tutti i tempi assurdi di erogazione di un finanziamento: si parla di anni e non di mesi. Molte volte, per ottenere spiegazioni sui motivi dei ritardi, le barriere da superare non sono solo legate alla documentazione e/o alle certificazioni che bisogna produrre, ma anche a quel fare tutto italiano dell’impiegato di turno: “… ci sono dei tempi tecnici… i soldi sono arrivati, ma sono stati usati per cose più urgenti…” ecc. ecc.

Poi l’amministratore dell’Azienda A accende la tv e si accorge che questi “signori” (mi perdonino i signori quelli veri, quelli che meritano di essere chiamati così) si sono pagati le vacanze, si fanno dare rimborsi per cose mai viste, mai fatte, mai restituite al paese. In pratica il nostro amministratore si accorge che i SUOI soldi, quelli del finanziamento per intenderci, sono stati usati per questo.

L’Azienda A, molto probabilmente, dopo questa ennesima beffa, non riceverà ancora i soldi del finanziamento che forse le verrà anche revocato (stiamo parlando sempre per assurdo eh). E se per caso dovesse fare causa per appropriazione indebita, forse la perderà e sarà condannata anche a pagare le spese processuali.

L’Azienda A, molto probabilmente avvertirà quel senso di solitudine e vuoto istituzionale che questo paese riesce a far sentire in maniera trasversale a moltissimi poveri idioti da molti anni.

L’Azienda A ed i suoi dipendenti andranno a votare poi, e se questa legge elettorale non cambierà probabilmente al senso di solitudine dovrà sommare inesorabilmente anche quello di ingiustizia subita e recidiva: i “signori” di prima non solo non si dimetteranno, ma probabilmente si ricandideranno.

Ora e solo ora, il governo parla di attuare per decreto tagli ai rimborsi, alla spesa delle Regioni ed al numero di consiglieri e noto con estremo dispiacere che la questione sia diventata più che una misura necessaria, un modo per riavvicinare la gente alla politica, assurdo!

Oltre ad essere arrivata con estremo ritardo questa discussione risulta essere l’ennesima offesa ai cittadini, agli imprenditori, alle persone che in qualche modo cercano di vivere onestamente.

Perdonatemi, pioveva e non sono riuscito a fare la passeggiata mattutina, quella che mi permette di scaricare a mare la tensione.
Vado ad aprire l’ufficio della ns. Azienda A, meglio lavorare.

Buona settimana a tutti